La procura di Aosta indaga per omicidio colposo plurimo e per epidemia colposa sulla gestione dell'emergenza sanitaria al Refuge Père Laurent, struttura privata di proprietà della diocesi di Aosta. Al momento non sono state iscritte persone nel registro degli indagati, in attesa di svolgere approfondimenti sulla modalità di gestione. All'inizio il fascicolo era stato aperto come modello 45, ovvero senza ipotesi di reato. Gli inquirenti ipotizzano una non corretta gestione dei degenti, a partire dall'impiego di dispositivi di protezione individuale, e la mancata adozione di misure idonee a prevenire il contagio.
Al 7 aprile scorso, rispetto all'inizio dell'emergenza, risultavano su 122 ospiti 41 morti, di cui 18 positivi al coronavirus, 5 negativi e gli altri non sottoposti al tampone.
Tra quelli in vita, 44 erano contagiati e 37 no. E' emerso inoltre che la protezione civile regionale aveva svolto due accessi nella struttura per anziani, il 30 marzo e il 2 aprile scorsi, ravvisando alcune criticità. Le indagini dei carabinieri del Nas di Aosta sono coordinate dal pm Francesco Pizzato, sotto l'egida del procuratore capo Paolo Fortuna. Sono stati eseguiti sopralluoghi anche in altre strutture per anziani del territorio ma al momento il fascicolo e la relativa ipotesi di reato riguardano solo il Refuge Père Laurent.
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