"Lo screening massivo può costituire la base di partenza per l'implementazione di un sistema di eccellenza della gestione dell'emergenza sanitaria". E' quanto prevede il progetto di screening elaborato in Valle d'Aosta attraverso la protezione civile. Il nuovo sistema è articolato in cinque fasi: screening di massa della popolazione; mantenimento nel tempo dell'attività di screening, ad esempio attraverso la distribuzione di kit per l'auto somministrazione del test; efficace attività di tracciamento dei soggetti positivi e dei contatti stretti; assunzione tempestiva di eventuali provvedimenti restrittivi per porzioni di territorio particolarmente colpiti fin dalle prime fasi dell'insorgenza dei focolai; utilizzo di un modello statistico-previsionale sviluppato da uno spin-off dell'Università di Genova per le stime degli Rt dei Comuni che permetta l'adozione degli interventi mirati".
In dettaglio la campagna di screening si propone di rilevare la diffusione del virus nella popolazione valdostana e di individuare/isolare i positivi asintomatici. "Da questi discende un terzo obiettivo - è spiegato nel progetto - ovverosia la riclassificazione dello scenario regionale di gravità e rischio epidemiologico da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, dalle evidenti e rilevanti ricadute sociali ed economiche".
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