La quarta sezione penale della Corte d'Appello di Torino ha assolto perché il fatto non sussiste l'ex presidente della Regione Valle d'Aosta Augusto Rollandin (oggi consigliere regionale), l'ex assessore regionale al bilancio Ego Perron e l'ex presidente della Finaosta spa Massimo Leveque, nel processo di secondo grado riguardante la nomina di quest'ultimo a capo della finanziaria regionale. Erano accusati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Le richiesta del sostituto procuratore generale di Torino Giancarlo Avenati Bassi era di un anno di reclusione e 500 euro di multa per ognuno dei tre imputati. I giudici hanno così confermato la sentenza di primo grado del gup di Aosta Luca Fadda del maggio 2019.
Secondo l'inchiesta della procura di Aosta, nel marzo 2015, prima che fosse pubblicato il bando per la nomina del presidente di Finaosta, Rollandin e Perron ne avevano comunicato il contenuto a Leveque assicurandogli che il compenso di 31.500 euro annui previsto sarebbe stato aumentato a 100.000: Leveque ne aveva richiesti almeno 80.000. Motivando l'assoluzione di primo grado, il gup Luca Fadda aveva sottolineato che la nomina si poneva "al di fuori della nozione di 'gara' delineata dalla Suprema Corte nel proprio indirizzo giurisprudenziale consolidato". Secondo la procura di Aosta, che aveva proposto l'appello, invece, da parte del gup era "stata erroneamente interpretata la fattispecie contestata e erroneamente e non adeguatamente valutate le prove documentali". "Siamo ovviamente tutti soddisfatti, vedremo se la procura generale proporrà ricorso in Cassazione", commenta l'avvocato Corinne Margueret, che difende Perron. "Aspetteremo le motivazioni, in linea di massima dovrebbe essere stato confermato il principio di diritto", aggiunge l'avvocato Maria Rita Bagalà (difesa Leveque). Non avendo fornito un termine per il deposito, le motivazioni della sentenza sono attese entro 15 giorni. "Sono molto soddisfatto, non c'è mai stata alcuna turbativa del procedimento, tutto si è svolto secondo assoluta regolarità e quindi è stata confermata l'assoluta insussistenza di questo addebito", dichiara l'avvocato Giorgio Piazzese (difesa Rollandin).
Inchiesta Finaosta: Perron, soddisfazione e amarezza - "Non posso che esprimere soddisfazione per questa sentenza che conferma peraltro la sentenza di primo grado cioè il fatto che le procedere che abbiamo seguito per la nomina del Presidente di Finaosta sono state all'insegna della legalità, della legittimità, della trasparenza e del rispetto delle regole". Così l'ex assessore regionale alle Finanze Ego Perron, commenta la sentenza di assoluzione della corte di appello di Torino.
"Rimane l'amarezza - prosegue Perron - per questi sei anni di processo e di gogna mediatica, per poi sentirsi dire da due gradi di giudizio che tutto era stato fatto all'insegna della legalità".
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