E' "di difficile comprensione il cambio di un presidente della Regione che non è mai stato sfiduciato e che gode della stima delle forze politiche che compongono la maggioranza. Non si tratta di un pronunciamento sulle persone, ma a nostro avviso ci vuole maggiore prudenza ed una maggior condivisione rispetto ad un'eventuale scelta diversa che richiede anche passaggi consiliari estremamente delicati".
Così il Pd della Valle d'Aosta si esprime in una nota in merito alla indicazione di Renzo Testolin come nuovo presidente della Regione, al posto di Erik Lavevaz, da parte del Comité fédéral dell'Union valdotaine.
"Nessuno mette in dubbio che la presidenza della Regione - prosegue il Pd - possa essere espressa dal movimento che, in questa maggioranza, esprime il gruppo più numeroso ma l'eventuale azzeramento di un esecutivo con cambi di deleghe e conseguente riorganizzazione della macchina amministrativa, comprometterebbe l'efficienza e l'efficacia dell'azione di governo per mesi. Ci chiediamo se questo sia il momento giusto.
Lo facciamo avendo massimo rispetto per le scelte che competono ad altre forze politiche ma crediamo che il garante politico della coalizione, vale a dire il presidente della Regione, debba essere condiviso da tutti, affrontando insieme, oltre ai nomi per le cariche apicali, anche gli obiettivi programmatici e l'individuazione delle priorità che questa maggioranza vuole darsi. Chiediamo dunque che nelle prossime ore si attivi un proficuo e serrato dialogo per capire come uscire da questa situazione, senza forzature che non aiutano a risolvere i problemi. Va fatto in tempi brevi, con certezze politiche e programmatiche che traguardino la fine della legislatura".
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