"La discarica di Pompiod non deve
riaprire". Lo ribadisce Valle d'Aosta Aperta in una nota in
merito alla discussione in corso in terza commissione
sull'aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti e sullo
studio commissionato dalla Regione all'Arpa per la
riorganizzazione delle discariche di inerti in Valle d'Aosta.
"La modifica al Piano - si legge - prevede che fattori
escludenti vengano declassati a fattori di attenzione, mentre lo
studio ipotizza che la discarica di Pompiod diventi una
discarica di inerti a gestione pubblica che possa ricevere
unicamente rifiuti prodotti nel territorio valdostano. La nostra
consigliera regionale Erika Guichardaz ha quindi voluto
conoscere gli esiti delle verifiche rispetto agli aspetti
tecnico-amministrativi necessari per la riapertura della
discarica e l'iter per farla diventare a gestione pubblica e non
dover accogliere rifiuti da fuori Valle. L' Assessore Sapinet
non ha fornito le risposte, e non ha nemmeno informato l'aula
riguardo la recente richiesta di rinnovo autorizzativo alla
gestione della discarica di Pompiod, da parte della società
Ulisse 2007 srl, per intenderci la stessa di prima. Richiesta di
rinnovo per riprendere la 'coltivazione e l'abbancamento dei
rifiuti', cioè rifare quello che faceva e nello stesso luogo".
"Il rinnovo prevede 68 tipologie di rifiuti - prosegue la nota -
tra cui scorie non trattate, fanghi e residui di filtrazione,
fanghi rossi derivanti da produzione di alluminio. La discarica
di Pompiod è stata oggetto negli anni di due interventi di messa
in sicurezza e due procedimenti giudiziari che hanno dichiarato
il rinvenimento in discarica di rifiuti non compatibili con
quelli autorizzati, una carenza nella documentazione progettuale
e amministrativa, nonché diversi aspetti critici relativi alla
barriera di confinamento, ai sistemi di contenimento e di
abbattimento delle polveri, al sistema di monitoraggio delle
acque sotterranee e alla necessità di un controllo trentennale
successivo alla chiusura e destinazione finale del sito. Ci
chiediamo come queste ampie deroghe e autorizzazioni possano
essere compatibili, oltre che con i pesanti rilievi mossi, con i
rifiuti provenienti dalla sola regione".
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