Dopo uno scorcio di legislatura regionale caratterizzato da una fortissima conflittualità, trasversale a tutti gli schieramenti, un inedito clima di concordia e larghe intese sta contraddistinguendo la seduta di oggi, in video conferenza, del Consiglio Valle. L'assemblea è convocata per approvare la seconda norma di aiuti alle imprese e alle famiglie colpite dalla crisi generata dall'emergenza del coronavirus, su cui la seconda commissione ha espresso un parere favorevole all'unanimità.
Anche se non sono mancate voci fuori dal coro. Critiche al testo in discussione sono infatti arrivate da Chiara Minelli (Rete civica): "Alle famiglie vengono proposte misure di mera sopravvivenza, con impatto molto limitato; alle imprese vengono proposte in sostanza dilazioni e accesso al credito". E anche da Daria Pulz (Adu-Vda): "E' necessario evitare contributi a pioggia, che sono retaggio di un passato con risorse che non ci sono più. La sensazione è che si vogliano arginare questi disastri con le stesse misure di prima".
Roberto Cognetta (VdaLibra) invece si è detto "soddisfatto per un lavoro lungo e complesso: spesso ho attaccato le incongruenze e le incapacità dei governi che si sono succeduti, ma in questa occasione siamo riusciti a collaborare in modo fruttuoso con tutti coloro che hanno compreso la gravità del momento".
"Si è cercata la sintesi, riuscendo a superare la classica dicotomia Consiglio-Giunta - ha sottolineato la capogruppo di Alliance Valdotaine, Patrizia Morelli - e facendo incontrare due linee che ordinariamente tendono a proseguire parallele. È stato un bene e allo stesso modo bisognerà procedere per il prossimo intervento legislativo". Secondo Luigi Vesan (M5s) "la crisi è anzitutto sanitaria, ancora prima che economica". Il capogruppo dei Cinque stelle ha chiesto "una forte attenzione su questo tema, perché sarà indispensabile per rilanciare la Valle d'Aosta anche dal punto di vista turistico e quindi economico". Giovanni Barocco (Misto) ha sottolineato: "Abbiamo bisogno di tutti", nell'ottica di dare risposte a chi più è in difficoltà". Ed ha aggiunto: "C'è necessità di maggior risorse, i prossimi 120 milioni di euro previsti nel futuro assestamento non basteranno.
Percorrendo l'opportuna strada della defiscalizzazione, dovremo interloquire maggiormente con i Comuni e creare lavoro". Luisa Trione (SA) ha ribadito "il grande lavoro svolto". "C'è bisogno di sottolinearlo ancora, - ha rimarcato - perché la politica è sempre interpretata come un qualcosa di sbagliato, di losco, fatta da incompetenti. Invece in questo caso si sono prese decisioni in modo celere, tenendo al centro il vero senso della legge e non altre logiche, nel rispetto dei ruoli, attraverso l'ascolto, la mediazione". Erik Lavevaz, capogruppo dell'Union valdotaine giudica la misura in discussione "necessaria, per quanto non rappresenti un lavoro perfetto. Le risorse disponibili non erano di certo illimitate, ma abbiamo fatto tutto il possibile". Riguardo alle iniziative future Lavevaz chiede, tra l'altro "attenzione agli Enti locali" e la creazione di "condizioni di lavoro, attraverso uno specifico piano".
Nel corso del dibattito sulle misure di aiuto alle famiglie e alle imprese, il capogruppo della Lega Vallée d'Aoste ha denunciato il comportamento del "Presidente della Regione non eletto che continua a escludere il Consiglio, a rifiutare offerte di proposta o di supporto". Secondo Manfrin "nonostante oggi si sia creato un clima idilliaco, nel corso dei lavori in Commissione non tutto è andato liscio, ci sono stati segnali di una Giunta che si sta accartocciando su se stessa, arrogandosi diritti e non ascoltando nessuno". Per Claudio Restano (Misto) "se non sarà revocata l'allerta sanitaria, non potremo guardare a un rilancio economico della regione. Le preoccupazioni sono tante: occorre un confronto, che sia rapido e schietto e tralasci i personalismi". Elso Gerandin (Mouv') ha evidenziato: "La Valle d'Aosta è in difficoltà, paghiamo la mancanza di programmazione di una classe politica che negli anni ha dimostrato inadeguatezza: pensiamo alla debolezza del sistema sanitario, confermata dalla pandemia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA