"Il conflitto con cui anche in
Europa siamo tornati a confrontarci ci ricorda che l'uomo è
capace di tanto male e che questo male inizia dal cuore". Lo ha
detto il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nell'omelia
della messa di Natale a San Marco parlando della guerra della
Russia contro l'Ucraina.
Per Moraglia da quasi un anno "la legge della forza sostituisce
la forza del diritto".
"Quanti sono gli uomini sbagliati, - ha sottolineato il
patriarca - nei posti sbagliati e nei momenti sbagliati, ce lo
ricorda la storia. E così la legge della forza sostituisce la
forza della legge. Vivere secondo il principio del 'noi' fa sì
che anche i soggetti più lontani fra di loro ed antagonisti, se
non ostili, possano trovare un punto d'incontro e di
conciliazione. Questo, oggi, vale per russi e ucraini, per
palestinesi e israeliani, cinesi e americani, per le persone del
nord e del sud del mondo".
"Il Natale contesta l'egocentrismo, - ha concluso -, il dominio
della tecnoscienza e di chi sogna il 'transumano' o il
'post-umano', aprendo a scenari inquietanti che si intravedono
ogni qualvolta l'uomo s'illude d'essere la misura di tutto.
Questo è l'oggi che ci interpella, ci spaventa, ci sfida".
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