L'assemblea straordinaria di Masi
Agricola ha approvato in larga maggioranza, con il 94,7% del
capitale presente, il progetto 'Masi green governance' elaborato
dalla società per realizzare - si legge in una nota - un sistema
di governance più efficiente e in linea con i migliori standard
internazionali.
I cambiamenti si inseriscono anche nell'ambito scontro in atto
fra il socio di minoranza Red Circle di Renzo Rosso e la
famiglia Boscaini, azionista di controllo dell'azienda agricola
quotata in Borsa.
L' 84,7% del capitale di Masi (89,4% delle azioni rappresentate
in assemblea) ha votato sì all'adozione dello status di società
benefit; l'84,3% del capitale (89% delle azioni presenti) il
passaggio a un modello di amministrazione e controllo monistico;
l'84,385% (89% delle azioni presenti), la modifica del
meccanismo per la nomina del cda con l'introduzione di un
sistema di voto basato, non sulla presentazione di liste
bloccate, bensì sulla presentazione - da parte dei soci che, da
soli o insieme ad altri azionisti, siano abbiano almeno il 7,5%
o del consiglio di
amministrazione uscente - di proposte di candidati, su ciascuna
delle quali - ossia su ogni singolo nome - l'assemblea procederà
a esprimere il proprio voto. Infine l'84,3% del capitale di
Masi (89% delle azioni rappresentate in assemblea) ha approvato
alcune modifiche statutarie per ottimizzare e razionalizzare le
regole organizzative e di funzionamento della società, nonché
per recepire alcune indicazioni fornite da Borsa Italiana.
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