Non è ancora stato messo in
commercio, ma già ha saputo conquistare i giurati di prestigiosi
concorsi internazionali come il Frankfurt International Trophy,
il Vinalies International, il Concours mondial des Féminalise e
il Challenge International du Vin: Bèru, Vermentino di Gallura
Docg Superiore 2022, verrà lanciato sul mercato nei prossimi
giorni dalla cantina Siddùra.
Il Bèru 2022 è una delle annate più attese di sempre tra i
vini Siddùra e i riconoscimenti ottenuti dalle giurie di quattro
concorsi sanciscono l'ottimo lavoro svolto dalla cantina. Questa
nuova interpretazione del Vermentino di Gallura nasce sotto la
stella più propizia e ha una produzione limitata, come spiega
Mattia Piludu, direttore tecnico di Siddùra che, ben consapevole
delle numerose richieste già ricevute, sa bene che "si renderà
necessario contingentarne le quantità".
Vinificato in piccoli fusti di rovere, in cui l'influenza del
legno gioca un ruolo cruciale nel definire la complessità e la
struttura del vino, il Vermentino destinato a Bèru 2022 'Limited
edition', una volta completata la fermentazione in barrique, è
in grado di esprimere una complessità sorprendente.
L'affinamento sui lieviti e il bâtonnage contribuiscono a donare
al vino aromi terziari, ad arrotondare la struttura e integrare
l'acidità.
"Si potrebbe tranquillamente asserire che con Bèru non è la
barrique a nobilitare il vino, bensì il Vermentino di Siddùra a
nobilitare questi piccoli contenitori", sottolinea Dino Dini,
enologo della cantina di Luogosanto. La coltivazione del vitigno
Vermentino rappresenta il cuore pulsante di Siddùra: oltre a
coprire la maggiore superficie vitata aziendale, si diversifica
in base alla composizione del suolo, all'esposizione degli
appezzamenti e all'altitudine in cui viene coltivato. In queste
diverse condizioni pedoclimatiche, l'uva è quindi in grado di
esprimere caratteristiche uniche, che si adattano a diversi
stili di vinificazione.
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