Al via la 22/a edizione del Carnevale di Fossombrone: per una settimana la cittadina marchigiana affacciata sul fiume Metauro si trasforma in un antico centro rinascimentale con rievocazioni storiche di sfilate in costume d'epoca, gare e sfide a cavallo, competizioni per grandi e piccini, spettacoli di fuoco, balli e acrobazie per un suggestivo salto nella storia. Mercati, botteghe e locande restano aperti per banchetti storici e per far rivivere gli antichi mestieri della cittadina marchigiana, in provincia di Pesaro Urbino.
Fino al 12 maggio ben 1200 figuranti in costume tra musici, giocolieri e giullari animano il centro storico di Fossombrone con una manifestazione che rievoca un evento realmente accaduto nel 1559, in pieno Rinascimento, quando il cardinale Giulio Della Rovere, fratello del duca di Urbino Guidobaldo II, decise di trascorrervi il periodo carnevalesco, organizzando per diversi giorni feste, banchetti e mascherate nei palazzi e nelle vie della città. Oltre alle sfilate in costume, sono previsti anche giochi rinascimentali che coinvolgono 11 contrade in sfida per la conquista del Palio del Cardinale, la Cursa all'anello con i cavalieri di ogni contrada che devono centrare con la lancia un anello via via di minori dimensioni, ma anche corse nei sacchi, sfide tra biroccini, tiri alla fune e gare di equilibrio con cucchiai di legno e uova.
"Il Trionfo del Carnevale di Fossombrone è un'occasione unica per fare un tuffo nel nostro passato rinascimentale - spiega Silvia Bartolini, membro del consiglio direttivo della Pro Loco, organizzatrice dell'evento - Non è una sagra ma è una ricostruzione storicamente attendibile, per rivivere il più autenticamente possibile le atmosfere dell'epoca, anche dal punto di vista alimentare. La plastica è bandita, le stoviglie sono tutte compostabili, le tovaglie in carta paglia o in tessuto. E un'ordinanza prevede che le attività commerciali creino allestimenti in linea con la festa, con abiti e addobbi ricreati secondo gli usi dell'epoca".
Via libera dunque ad aperitivi cinquecenteschi studiati dai bartender locali e a una speciale cena rinascimentale, martedì 7 maggio, presso Palazzo Bonaventura Zacchi, curata dall'esperta Daniela Storoni. La sera di venerdì 10 maggio verranno aperte le 11 locande storiche dove gustare, tra i tanti piatti antichi, la misticanza di ceci, la zuppa di cereali, lo stinco roveresco o le tagliatelle alla moda di Lucrezia Borgia. Ma anche la polenta del Valentino, in ricordo delle scorribande del terribile duca.
Un'occasione insomma per visitare Fossombrone, per una settimana co-capitale della Cultura 2024, e scoprire le sue radici rinascimentali, epoca durante la quale la cittadina di origine romana conobbe una forte crescita economica e urbanistica.
"L'evento di Fossombrone è una manifestazione di grande valore dall'ampissima partecipazione popolare - commenta Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord, che sostiene l'evento - E' una delle poche rievocazioni nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, inserite nell'Itinerario della Bellezza, guida che promuove gli angoli più suggestivi e meno noti della provincia. Il suo successo negli anni dimostra come le rievocazioni storiche siano elemento di grande attrazione turistica".
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