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Iovino aggredito, per testimoni 'c'era anche Fedez'

Iovino aggredito, per testimoni 'c'era anche Fedez'

Rapper: 'non c'ero e nessun massacro, è andato a ballare...'

MILANO, 13 maggio 2024, 19:08

di Valentina Rigano

ANSACheck

Fedez, 'Iovino? Parlano di massacro ma poi è andato a ballare ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

La serata al 'The Club' di Milano, la presunta lite e poi l'aggressione al personal trainer romano Cristiano Iovino davanti al suo residence da parte di una decina di persone. Nel mezzo Fedez, protagonista della rissa nel locale, che sarebbe stato presente anche durante l'agguato insieme ad alcuni ultras del Milan che gli farebbero da bodyguard, come riportato da due testimoni addetti alla sicurezza che lo hanno riconosciuto.

 

"Tutti parlano di un massacro, ma poco dopo Iovino è andato a ballare. Se non ci fosse il mio nome non ci sarebbe notizia", ha commentato Fedez prima di un incontro sulla salute mentale al Salone del Libro a Torino. "Io non c'ero, e dalla telecamera non si vede niente - ha aggiunto il rapper - Si parla di 9 persone che hanno massacrato una persona, tutti ultras del Milan. La persona viene aggredita, arriva l'ambulanza ma non viene portata in ospedale".

Insomma, "tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale, non c'è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza...". E ancora: "La stampa si occupa delle cazzate che fa Fedez di notte. Sarebbe il caso che rivedesse le sue priorità e non giocasse a fare l'influencer".

   

Video Fedez al salone del libro di Torino

 

Iovino infatti non avrebbe ancora sporto denuncia seppure un fascicolo risulti aperto per rissa e lesioni sul tavolo del pm meneghino Michela Bordieri. La dinamica del pestaggio ai danni del personal trainer noto per il famoso caffè con Ilary Blasi che fece infuriare Francesco Totti, aggredito la notte tra il 21 e il 22 aprile scorsi davanti al suo appartamento a Milano, è ancora tutta da ricostruire.

Oltre alla testimonianza di due addetti alla sicurezza, alcune telecamere di sorveglianza del condominio dove Iovino ha preso casa hanno inquadrato la violenta aggressione da parte di un gruppo composto da 8-9 persone. E avrebbero ripreso anche Fedez presente sulla scena. Tutto ha avuto inizio all'interno della discoteca 'The Club', qualche ora prima.

Una parola di troppo, forse qualche scambio di battute non gradite su una ragazza e tra Fedez, accompagnato da alcuni ultras del Milan, e Iovino è scoppiata la lite, sedata non senza qualche difficoltà, dagli addetti alla sicurezza del locale, che hanno poi allontanato tutti i presenti. Poco più tardi, mentre stava rientrando a casa, Iovino è stato aggredito da un gruppo di persone scese da un minivan nero. Sul posto sono arrivati i carabinieri, chiamati dalla sicurezza del residence, ma Iovino ha rifiutato le cure mediche e avrebbe detto di non aver riconosciuto nessuno tra i suoi aggressori.

Due testimoni hanno riconosciuto Fedez tra le persone presenti al pestaggio

Due testimoni hanno riconosciuto Fedez tra le persone presenti al pestaggio ai danni di Cristiano Iovino, aggredito la notte tra il 21 e il 22 aprile davanti alla sua casa a Milano.
    Nel fascicolo aperto dal pm Michela Bordieri per rissa e lesioni, Fedez non è indagato anche perchè Iovino non ha presentato nessuna denuncia ma la presenza di Fedez sarebbe confermata anche dalle telecamere di sorveglianza del condominio che hanno inquadrato la violenta aggressione ai danni del personal trainer romano avvenuta da parte di un gruppo composto da 8-9 persone e successiva a una lite scoppiata nel locale The Club.
    Nella discoteca qualche ora prima c'era stata infatti una rissa tra Fedez, accompagnato da alcuni capi ultras del Milan, e Iovino sedata a fatica dalla security del locale che ha poi fatto uscire tutti. Al suo ritorno a casa, Iovino è stato aggredito da un gruppo di persone scese da un minivan nero ma, all'arrivo dei Carabinieri, non ha voluto sporgere denuncia, dicendo di non aver riconosciuto nessuno, e ha rifiutato le cure mediche. 

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