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In evidenza
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In collaborazione con Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura
Centinaia tra pesaresi e turisti,
gli amici e gli affetti più cari al Maestro, hanno assistito
alla scopertura della scultura bronzea, che Pesaro 2024-Capitale
italiana della cultura ha dedicato al "suo" amatissimo cittadino
Luciano Pavarotti. "Ci tenevamo molto a questo momento - ha
detto il sindaco Matteo Ricci -, Pesaro è Città creativa della
musica Unesco, città natale di Gioachino Rossini e seconda casa
di Luciano Pavarotti". La statua si trova in piazzale Lazzarini,
a pochi passi dal Teatro Rossini, "diventerà uno spazio della
musica, dove scattare una foto da portare nel cuore per sempre.
Ringrazio la famiglia Pavarotti, da oggi Pesaro è ancora più
forte grazie alla sua storia che non morirà mai".
Il vicesindaco Daniele Vimini ha ricordato le tappe della
presenza del grande tenore a Pesaro: "si è esibito per la
riapertura del Teatro Rossini nell'aprile 1980. Fu nuovamente
lui, nel 1986, a incantare il pubblico del Rof con uno storico
concerto in piazza del Popolo. E infine, nel 1996, fu lui a
inaugurare l'attuale Vitrifrigo Arena, nella quale il Rossini
opera festival ha allestito alcuni dei suoi ultimi maggiori
successi. È stato molto vicino alla città, ricordo ad esempio la
solidarietà verso il centro di ematologia di Muraglia e,
soprattutto, è stato un cantore innamorato di Pesaro, non
mancava mai di rimarcarlo". Un amore che da oggi sarà ricordato
dalla targa nella base di marmo della scultura che cita le sue
parole "Sono cittadino onorario di mille città nel mondo, ma di
questa mi sento vero cittadino".
Alta 192 centimetri, l'opera in bronzo è realizzata con la
tecnica della fusione a cera persa da Albano Poli. Presenti alla
scopertura la moglie Nicoletta Mantovani, presidente della
Fondazione Luciano Pavarotti con cui la città ha stretto un
intenso legame: "Per Luciano sarebbe, è, un giorno speciale
perché è ricordato da chi lo ha amato tanto". Un grazie commosso
anche dalle figlie del tenore Giuliana e Cristina Pavarotti. Con
loro il vicesindaco di Modena, città natale del tenore,
Gianpietro Cavazza e il regista e scenografo Pier Luigi Pizzi,
da 40 anni protagonista del Rossini opera festival. In serata è
prevista la consegna dei Pesaro music awards, premio ideato
dall'orchestra sinfonica Rossini, in collaborazione con il
Comune di Pesaro, allo stesso Pizzi, all'associazione
ItaliaFestival, e a Pavarotti, alla memoria.
In collaborazione con Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura
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