Il giorno del giudizio per
l'amministrazione comunale di Nuoro è arrivato: domani
pomeriggio alle 16.30 si torna in aula per la votazione del
bilancio di previsione dopo il rinvio nell'ultima seduta, un
passaggio cruciale da cui dipende il proseguo o la caduta della
consiliatura di Andrea Soddu, insediatasi nel 2020. Il governo
della città è in bilico: il sindaco non ha più la maggioranza,
in questi giorni ha azzerato la giunta nel tentativo di formare
un nuovo esecutivo, scongiurando quindi l'arrivo del
commissario.
Nel frattempo è arrivata la convocazione del consiglio
comunale da parte del presidente Sebastian Cocco, dando
un'accelarata alla crisi: l'assessorato degli Enti locali ha
indicato il 24 maggio il termine ultimo per l'approvazione del
bilancio. I consiglieri e gli assessori che sostengono Soddu si
lamentano per la troppa fretta del presidente Cocco di andare al
voto, senza prima convocare i capigruppo per concordare la data
dell'aula.
Si annuncia una seduta carica di tensione. Ma il sindaco
ostenta sicurezza. "Vado in consiglio sereno - dice Soddu
all'ANSA - Vediamo cosa succederà domani, tenuto conto che non
essendoci stata la riunine dei capigruppo, obbligatoria in base
al regolamento, i consiglieri non sono in grado di confermare la
loro partecipazione".
Le trattative avviate in questi giorni dal sindaco non hanno
sortito alcun risultato. "Abbiamo avuto delle interlocuzioni con
i vari gruppi politici per ricomporre la maggioranza, ma non si
sono concretizzate, anche perché - spiega il primo cittadino -
hanno necessità di qualche giorno in più". Intanto però, l'aula
incombe: domani la giornata della verità.
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