Rientrare in Italia in piena Sinnermania all'antidivo Jannik trionfatore degli Australian Open deve fare più effetto del pesante fuso orario di Melbourne. Eppure il ragazzo con i capelli rossi si è calato anima e cuore in questa tre giorni capitolina che dall'incontro con la premier Giorgia Meloni, a quello di giovedì con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in mezzo la querelle Sanremo, le conferenze stampa e gli shooting fotografici, poco ha di vacanze romane. Del resto Jannik Sinner è l'uomo del momento, capace di riportare uno slam al maschile in Italia dopo 48 anni dall'ultimo successo azzurro (quello di Panatta al Roland Garros).
"Sei l'Italia che ci piace", le parole della presidente del Consiglio che lo ha accolto aspettandolo nel Salone degli Arazzi a Palazzo Chigi. Foto di rito, poi l'incontro privato di circa una mezz'ora tra le 16 e le 16.30. Hanno partecipato anche il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, e Andrea Abodi, che lo ha accompagnato con la Ford che abitualmente scorta il ministro per lo sport e per i giovani. Nessun ingresso trionfale, però, si è preferito far accedere Jannik dal retro, evitando telecamere, tifosi e curiosi che lo aspettavano davanti l'ingresso principale in Piazza Colonna. "Grandissimo" è stato l'esordio della Meloni nel vederlo. Poi il sorriso, l'abbraccio affettuoso con Sinner e la prima battuta della Premier per rompere il ghiaccio. "Ti volevo far rivedere una cosa perché a quel punto stavamo tutti così, immobili…", l'esordio della presidente del Consiglio mostrando su una tv nel Salone degli Arazzi il match point con Medvedev. "Che bello vivere quel momento", ha risposto il campione azzurro che con sé ha portato la coppa vinta a Melbourne dopo cinque set di battaglia alla Rod Laver Arena.
Nel colloquio a Palazzo Chigi, poi, non si è tralasciato nulla, nemmeno il tormentone Sanremo, con l'invito reiterato di Amadeus e Fiorello che per ora non trova terreno fertile. "Sarei deluso e meravigliato se andasse. Tutti parteciperebbero, ma lui no. E' un italiano diverso e lo dico contro i miei interessi e quello del tennis" ha spiegato Binaghi che ha poi rivelato come anche la Meloni gli abbia suggerito di prendersi la passerella del Festival. E se l'annuncio ufficiale della mancata presenza di Sinner all'Atp di Marsiglia aveva illuso molti che la strada verso Sanremo fosse ormai spianata, il campione altoatesino sembrerebbe ancora orientato a declinare l'invito. La testa deve rimanere focalizzata sul tennis perché come sottolineato da Binaghi, Jannik oggi "va difeso da tutti". "Anche da Sanremo - ha aggiunto il capo del tennis - E se serve lo farò io a petto nudo (ride, ndr). Se tutti insieme vogliamo scrivere una storia diversa dobbiamo proteggerlo".
"Caro Jannik, quando ti ho invitato a Sanremo l'ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore intorno al mio invito. Non ti volevo mettere in imbarazzo", ha detto Amadeus su Instagram. "Se deciderai di non venire a Sanremo - sottolinea il direttore artistico con un sorriso - io lo capirò, è importante che tu ti dedichi al tennis. Naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti, ma non cambia nulla, faremo sempre un gran tifo per te, perché sei un vero orgoglio italiano. Caro Jannik, solo una richiesta: guarda Sanremo, e fai il tifo per noi, ciao", conclude Amadeus.
Binaghi, però, non è riuscito a "difenderlo" dall'assalto dei dipendenti di Palazzo Chigi che lo aspettavano accalcati ai piedi delle scale che precedevano l'ingresso per una foto ricordo o un selfie. Dopo l'incontro con la Premier è tornato nel suo hotel con vista sul Foro Italico per riposarsi dopo ore che lo hanno visto prima sfilare a Melbourne con la coppa, poi sbarcare questa mattina a Roma, con lo scalo a Doha e infine cambiarsi d'abito e presentarsi dalla Meloni. Gli appuntamenti, però, non sono certo finiti qui, perché domani terrà una conferenza stampa nella nuova sede della federtennis a Roma nord, poi uno shooting fotografico in due luoghi iconici della Capitale (uno dei quali è il Colosseo), mentre giovedì l'incontro in Quirinale con il presidente Mattarella insieme agli altri compagni della Coppa Davis vinta a Malaga. Un bagno d'amore al quale Jannik risponde con il suo fare da antidivo esaltato anche da Abodi. "Parliamo di un talento, non solo sportivo, ma anche umano, con una sincerità e una profondità che non sono consuete", le parole del ministro. Per questo chi pensa che nella sua dolce vita romana possano esserci locali e ristoranti si sbaglia di grosso. Meglio il low profile, se non addirittura l'hotel che lo ospita nella città eterna con le persone a lui più care e ricaricare le pile in vista di una stagione che è appena cominciata e con alle porte tanti obiettivi: dagli slam alla posizione numero uno in classifica, fino ad arrivare alle Olimpiadi di Parigi.
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