Il presidente dell'Argentina,
l'ultraliberista Javier Milei, è tornato a rivendicare il suo
stretto allineamento con il governo di Benjamin Netanyahu in
relazione all'intervento militare nella striscia di Gaza
affermando che "stare dal lato di Israele è un obbligo morale".
Lo ha detto durante la commemorazione ufficiale della
giornata dell'Olocausto denunciando inoltre "l'indifferenza e
l'ambiguità dei leader del mondo libero". "Mentre alcuni paesi
gli voltano le spalle l'Argentina sarà sempre al sui fianco", ha
aggiunto il presidente argentino che ha ricordato quindi gli
ostaggi ancora in mano ad Hamas, tra i quali ci sono anche otto
argentini.
In precedenza l'ufficio della presidenza aveva emesso un
comunicato commentando la recente conferma ufficiale della morte
di uno degli argentini in mano ad Hamas dal 7 ottobre e
sottolineando che "questi atti non rimarranno impuniti come
succedeva con i governi precedenti".
Il presidente argentino, che attraversa da oltre un anno un
processo personale di conversione alla religione ebraica, aveva
dato qualche giorno prima un'ulteriore dimostrazione del suo
forte legame con Tel Aviv facendosi ritrarre abbracciato alla
bandiera israeliana prima del suo intervento al foro
dell'Istituto Milken a Los Angeles.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA