Sull'inchiesta della Procura di Sulmona seguita alla morte, venerdì scorso, dello studente 17enne Cristian Lombadozzi nell'aula dell'Istituto alberghiero di Roccaraso 'De Panfilis' "serve cautela: l'avviso di garanzia a docenti e dirigente è solo un atto dovuto". È quanto afferma l'Anief.
"Sino a prova contraria, tutti e tre gli individuati, nulla potevano contro la volontarietà del gesto dello studente, svolto deliberatamente e senza costrizione. Inoltre, esaminando la normativa sulla sicurezza, si evince che vi sono responsabilità che non si soffermano sul singolo istituto. Lo stesso coordinamento tra più enti coinvolti, rende difficile interventi rapidi e snelli di adeguamento. Che non sempre vengono ottemperati nei tempi utili".
"Si tratta di circostanze che è legittimo verificare, perché c'è da capire se il terribile incidente accaduto al ragazzo abruzzese poteva essere evitato - dice il presidente Anief Marcello Pacifico -. Vanno escluse situazioni di 'culpa in vigilando', di mancata ottemperanza della normativa sulla prevenzione. Detto questo, tuttavia, riteniamo che la strada è lunga prima di associare l'evento di Roccaraso ad una responsabilità diretta di un dipendente. Non dimentichiamo che, raramente, nella fornitura di attrezzi e arredi è presente anche un piano di manutenzione, ammortamento e rinnovo degli stessi e le sostituzioni vengono fatte 'a rottura'".
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