"Quelli che erano i segnali
internazionali, soprattutto dopo i fatti di novembre a Parigi,
avevano ed hanno esposto la classe dirigente del Dipartimento e
quella di Governo a delle responsabilità che sarebbero state
ineludibili perché tutti potevano verificare che la nostra
denuncia era fondatissima e veritiera e quindi loro che non
l'hanno ascoltata ne sono responsabili". Lo ha affermato, a
proposito degli attentati terroristici di Bruxelles, il
segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap),
Gianni Tonelli, a margine di un'assemblea sindacale a Pescara,
ricordando i tanti allarmi lanciati dal sindacato per quanto
riguarda terrorismo e mancanza del personale.
"Hanno cercato di reprimere, di far perdere credibilità, ma
non ce l'hanno fatta, è stato un boomerang", ha aggiunto
Tonelli, parlando di "manovra che possiamo definire anche
'losca' sotto il profilo democratico e politico, perché ci si
confronta, ma non si reprime". Il segretario generale, nel corso
del suo intervento all'assemblea, ha anche ribadito l'importanza
della formazione degli agenti in materia di antiterrorismo.
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