"Una fotografia penosa, che dà
l'idea di una servilità femminile: donne che coprono,
proteggano, aggiustano le cose con un atteggiamento servile. Gli
uomini potevano tenersi gli ombrelli da soli". Lo dice all'ANSA
la scrittrice Dacia Maraini, abruzzese di adozione con la sua
casa di Pescasseroli (L'Aquila), a proposito della vicenda delle
donne che reggevano gli ombrelli per riparare dalla pioggia e
dal sole gli ospiti di Fonderia Abruzzo a Sulmona. "Un'immagine
penosa di donne servili - sottolinea Maraini - iconograficamente
si ha questa impressione, poi la realtà è sempre più complessa
di quello che sembra. Le istituzioni, però, non sempre danno
buoni esempi e questo è uno di quelli. L'Abruzzo, invece, è un
territorio in cui ci sono realtà molto avanzate ed è sbagliato
dare questa immagine"."C'è pero da dire che le donne, spesso, si
mettono dalla parte della 'servitù' e questo è storicamente
comprensibile. Sono caratterizzate da un istinto di protezione",
conclude la scrittrice.
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