Nessun danno sugli edifici della cosiddetta zona verde del centro storico di L'Aquila, quella aperta alla libera circolazione, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.8 con epicentro nella frazione di Paganica che la scorsa notte ha svegliato la popolazione aquilana alle 3.18 riportandola nell'incubo del terremoto del 2009. È quanto riferisce l'ufficio di Protezione Civile del Comune al termine di controlli e verifiche attivate oggi, in collaborazione con la sala operativa della Regione e con il comando dei Vigili del Fuoco. Per gli edifici scolastici si dovrà invece attendere martedì dopo Pasqua per eventuali segnalazioni e successive verifiche da pianificare in considerazione del fatto che le scuole riapriranno mercoledì. "Abbiamo verificato le segnalazioni arrivate alla sala operativa della Regione Abruzzo e al comando dei vigili del fuoco - ha spiegato Daniela Ronconi, responsabile dell'ufficio di Protezione civile del Comune dell'Aquila - e considerato l'epicentro rilevato nella zona di Paganica sono intervenuti sul posto gli alpini della sezione locale per controllare la presenza di persone in strada e fornire, nel caso, assistenza". Sui controlli in centro storico Ronconi spiega come siano state effettuate "verifiche sugli edifici lungo le vie percorribili, quali ad esempio Corso Vittorio Emanuele, Corso Federico II e Corso Umberto, la zona di San Bernardino e Santa Maria di Farfa, mirate a rilevare danni visibili agli stabili ancora puntellati". "In generale non ci sono state comunque segnalazioni di danni a cose o persone - sottolinea ancora Ronconi - ma siamo in allerta e il monitoraggio continua". In riferimento alle scuole, il funzionario sottolinea che "attenderemo martedì per capire se saranno necessarie ulteriori misure da adottare per quanto riguarda le scuole. Al momento non ci sono criticità rilevate, ma siamo pronti a valutare gli interventi che dovessero essere necessari".
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