Le emozioni generate
dalle canzoni che diventano immagini su tela create in
estemporanea sui ritmi che si rifanno a Bennato, Guccini, De
Gregori. È 'Montesilvano d'autore' che lo scorso 23 luglio ha
portato sul palco il giovane cantautore Paolo Fiorucci. Un'
intervista-concerto concepita dal direttore artistico, Paolo
Talanca. Fiorucci era accompagnato alla chitarra da Domenico
Gialloreto. Ospite della serata, Adriano Tarullo di Scanno
(L'Aquila). A impreziosire l'atmosfera magica creata dalla
musica, la pittura di Graziano Fabrizi che ha lavorato sul brano
'Testa dura'. "Fisso i colori di una canzone di un momento
irripetibile. Non è descrizione del testo ma di ciò che la
canzone genera nel momento dell'ascolto", spiega Fabrizi. Nei
suoi testi Fiorucci ricorda il sisma dell' Aquila e canta per i
bambini del campo di Coppito 'si è fatto sabato sul viso'.
Quindi i personaggi inanimati che diventano "più umani degli
uomini" come in 'Mio capitano' dove fa 'vivere' un soldatino di
piombo.
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