"Ho portato in scena questo spettacolo per tanti anni, l'emozione è sempre la stessa, ma con il tempo è cambiata la consapevolezza delle cose che dico. Noto nel pubblico chi fa scongiuri, chi sorride, chi si lascia intimorire. L'importante è che lo spettacolo non lasci indifferente. La morte è argomento tabù, il risultato qui è una risata o un pugno nello stomaco". Ezio Budini parla così di "Riflessioni postume", rilettura de "Il pensiero della morte" di Achille Campanile. In scena al 'Cantiere teatrale' di Pescara (via Sallustio 19) venerdì 2 (ore 21) e domenica 4 novembre (ore 19), di Budini sono impianto scenico, interpretazione e regia.
Miscela tra ironia e amarezza attraverso cui l'autore si misura con il tema della morte, costruendo una filosofia del comportamento umano di fronte a un fenomeno immenso ed evanescente. Budini torna a recitare a Pescara dopo una superlativa prova in 'Humanism!', film di Glauco Della Sciucca presentato in anteprima mondiale a Londra e italiana nel capoluogo adriatico.
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