A 75 anni dall'eccidio di Santa Cecilia, dove i nazifascisti
uccisero 20 italiani inermi, Francavilla ha ricordato la
tragedia con una cerimonia molto partecipata al cippo sulla
strada che ricorda le vittime. In testa il sindaco Antonio
Luciani, parenti delle vittime, associazioni d'arma e autorità
hanno osservato un minuto di silenzio davanti al monumento che
testimonia l'eccidio del 30 dicembre 1943.
Tra i 20 martiri c'erano contadini, ex militari, sfollati,
che i tedeschi uccisero per rappresaglia dopo l'uccisione di un
loro commilitone: la memoria popolare ricorda l'episodio come la
vendetta italiana per un tentativo di stupro da parte di un
tedesco su una donna del posto. Recenti studi storici potrebbero
però riscrivere i fatti a causa della presenza in zona di
militari alleati: l'ipotesi è che gli abitanti potessero aver
dato aiuto sia alla fuga dei prigionieri alleati verso il fronte
in direzione sud, sia come 'protezione' per i paracadutisti
inglesi che dietro le linee nemiche conducevano operazioni di
intelligence.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA