"Le foibe sono un
crimine inenarrabile, ma l'esodo, un abbandono senza ritorno, è
altrettanto tragico perché difficile da raccontare. L'esilio è
una malattia dell'anima. Ecco perché tutte le occasioni per
ricordare sono un modo per lasciare un segno nel futuro". Così
Donatella Bracali, vicepresidente provinciale dell'Associazione
Venezia Giulia e Dalmazia, ha aperto la cerimonia organizzata
dal Comune di Montesilvano per celebrare il Giorno del Ricordo e
moderata dal professore Oscar Ruberto. Il sindaco Francesco
Maragno, il capitano dei carabinieri di Montesilvano Luca La
Verghetta e Donatella Bracali, alla presenza dei rappresentanti
delle associazioni Combattentistiche e d'Arma, hanno deposto una
corona al Monumento ai Martiri delle Foibe, in piazza Guy Moll.
"Queste giornate - ha sottolineato Maragno, rivolgendosi agli
studenti - sono per voi. Il futuro della società deve conoscere
gli orrori del passato per non commettere di nuovo gli errori
compiuti".
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