Ha preso il via
con la prima demolizione di un agglomerato di baracche alla
periferia di Pescasseroli, la campagna del Parco d'Abruzzo,
Lazio e Molise per il recupero delle aree degradate da abusi
edilizi. La prima demolizione si riferisce ad un agglomerato di
baracche, costruite in modo completamente abusivo con materiali
di recupero (lamiere, legno, cemento) per ricovero di animali,
ai margini del comune sede del Parco, tra le belle praterie
della Difesa, su terreno comunale. "Demolire un abuso edilizio
nel Parco non significa penalizzare qualcuno o limitare le
attività imprenditoriali dell'Area Protetta - spiega il
vicepresidente del Parco, Augusto Barile - ma anzi costituisce
elemento importante per lo sviluppo delle attività svolte dagli
albergatori, dalle guide escursionistiche e di tutti gli
imprenditori che hanno scommesso, sull'esistenza del Parco e sul
turismo sostenibile e di qualità".
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