"La Regione non
ha ancora recepito le linee guida in materia, ma posso garantire
che porremo un'attenzione particolare su questo tema". Così
l'assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, a Francavilla
al Mare, intervenendo al convegno internazionale Linfedema -
Cos'è, cosa fare, come convivere con questo difficile partner",
organizzato da Resilia, Italian Lymphoedema Network e
Associazione italiana fisioterapisti, in merito al mancato
recepimento, da parte della Regione Abruzzo, della normativa
nazionale sul linfedema, che nel 2016 è stato ufficialmente
riconosciuto dal Governo, con la contestuale individuazione di
una serie di prestazioni assistenziali da garantire. In Abruzzo
sono 1.200 le persone esposte al rischio di contrarre il
linfedema di tipo secondario, che si differenzia da quello di
tipo primario, di natura genetica, sviluppandosi principalmente
in seguito ad interventi chirurgici di tipo oncologico,
nell'ambito dei quali è prevista l'asportazione dei linfonodi.
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