"L'arte e la cultura diventano
veicolo per il recupero di carcerati e persone in difficoltà:
l'obiettivo è stato raggiunto con il progetto che ha riaperto al
pubblico le Terme Romane di Chieti". Lo ha dichiarato oggi la
soprintendente Rosaria Mencarelli che insieme all'associazione
di volontariato "Voci di dentro", ha creato un progetto che ha
consentito per tutta l'estate di visitare le terme romane grazie
al lavoro di detenuti in stato di semilibertà.
Domani nel giardino delle Terme romane di Chieti si svolgerà
una serata speciale per presentare i risultati ottenuti.
"Questa iniziativa è stato un modo per consentire alla
cittadinanza di riappropriarsi dei luoghi storici teatini - ha
spiegato la Soprintendente - Il recupero riguarderà in futuro
anche il teatro e i tempietti e si tratterà di un recupero anche
strutturale, architettonico archeologico per creare un vero e
proprio parco archeologico teatino che comprenderà anche i
musei".
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