Due carabinieri arrestati e quattro
persone indagate a vario titolo nell'ordinanza di misura
cautelare del Tribunale de L'Aquila. Inchiesta incentrata sulla
condotta dei due carabinieri della stazione di San Salvo, ai
domiciliari, indagati per reati quali peculato, accesso abusivo
del sistema informatico telematico, rivelazione del segreto
istruttorio e detenzione illegale di munizioni. A uno dei due
militari viene contestato il fatto di aver ricevuto e trattenuto
delle banconote false da utilizzare come "provino" nell'ambito
di un'indagine e al suo collega di aver utilizzato il sistema
informatico investigativo su richiesta di due amici per
controllare la targa di un'autovettura e per l'accesso alla
banca dati. Uno dei due avrebbe rivelato a un professionista il
contenuto di alcune intercettazioni relative a un procedimento
penale oltre a detenere illegalmente munizioni da guerra. I due
militari sono difesi dagli avvocati Alessandro Orlando e
Fiorenzo Cieri del foro di Vasto.
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