(ANSA)-CHIETI, 5 OTT -È stato indicato tra i sei scienziati italiani più influenti al mondo dallo 'European Journal of Clinical Investigation' e, al termine di una lezione della Scuola di specializzazione in Cardiologia all'Università di Chieti, il professor Antonio Colombo ha incontrato il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. Già primario di Emodinamica e Cardiologia interventistica all'Istituto scientifico San Raffaele di Milano, membro del Consiglio superiore di Sanità fino a dicembre scorso, Colombo si è confrontato con Schael su programmazione e organizzazione della rete di emergenza cardiologica. Colombo ha evidenziato che, secondo le linee guida internazionali, per dare ai pazienti un minimo di garanzia sull'esperienza dei cardiologi e sull'esito positivo degli interventi, un centro di emodinamica deve eseguire almeno 250 procedure di angioplastica coronarica l'anno. "Potrebbe essere più deleterio per il paziente subire un intervento invasivo in una struttura priva della necessaria esperienza - ha affermato Colombo - che arrivare mezz'ora più tardi in un laboratorio di Emodinamica con le giuste competenze. Anche la creazione di un nuovo centro giustificato dalla gestione di qualche decina di urgenze non ha senso, in quanto né efficiente né etico, proprio nell'interesse del paziente e della sua sicurezza". Nel corso dell'incontro Nicola Maddestra, direttore dell'Emodinamica diagnostica e interventistica dell'ospedale di Chieti, e il cardiologo Marco Zimarino, hanno colto l'occasione per illustrare l'organizzazione del servizio. A Chieti, nell'ambito del "Polo del cuore" è collocato il centro hub con l'Emodinamica, l'unità coronarica con la sub-intensiva e il reparto di Cardiologia, la Cardiochirurgia e la Chirurgia vascolare, a Lanciano e Vasto vi sono due Unità coronariche.
Maddestra ha illustrato l'attività della sua unità operativa, dove nel 2018 sono state eseguite 1.650 coronarografie e 750 angioplastiche coronariche, di cui 285 in pazienti con infarto miocardico acuto. Dovendo assicurare una continuità assistenziale, l'Emodinamica è attiva 24 ore su 24 sette giorni su sette, per soddisfare tutte le richieste, in urgenza e programmate, provenienti da tutte le Unità di terapia intensiva cardiologica (Utic) della Asl. In particolare è stato attivato un percorso diagnostico/terapeutico nei pazienti con Nstemi, ossia pazienti nei quali la coronarografia è programmabile entro 24/72 ore, provenienti in ambulanza dalle Utic di Lanciano e Vasto che a fine procedura vengono ri-trasferiti alle Utic di provenienza. Nel 2018 questo protocollo ha permesso di eseguire 170 procedure nei pazienti provenienti dall'Utic di Lanciano e 77 pazienti da Vasto. Riguardo alle procedure in urgenza, in particolare nei pazienti con infarto miocardico acuto, la tempestività della diagnosi è assicurata dalla presenza delle ambulanze del 118 medicalizzate presenti sul territorio e dall'elisoccorso. Tutti i mezzi sono dotati di un elettrocardiografo che permette di effettuare la diagnosi di infarto e di trasportare immediatamente il paziente all'Emodinamica di Chieti per essere sottoposti alla procedura di angioplastica coronarica primaria in modo efficace e in sicurezza. Nel 2018 sono stati trattati 75 pazienti con infarto miocardico acuto provenienti da Lanciano e 52 pazienti provenienti da Vasto. Essendo questi ultimi pazienti in condizioni cliniche instabili, a fine procedura vengono tutti ricoverati presso l'Utic di Chieti. Su proposta del professor Colombo, il direttore generale ha convenuto che i pazienti vengano trasferiti, se le condizioni cliniche lo permettono, presso le Utic di pertinenza (il cosiddetto back transport), in modo da riportare il paziente nel suo 'territorio' con indubbi vantaggi logistici anche per le famiglie. (ANSA)
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