"Non intendo polemizzare con il Pro
Rettore Trinchese: sia per l'autorevolezza del ruolo e per le
competenze che tutti dobbiamo riconoscergli sia perché nel suo
intervento sono riuscito comunque a cogliere sottolineature che
è impossibile non condividere, come le considerazioni sulla
piccolezza complessiva dell'attuale disegno e lo è a tal punto
che nel documento presentato nel lontano 2014 nessuno, tra i
promotori, ha mai sostenuto che Nuova Pescara dovrebbe
costituire l'inizio e la fine del disegno". Così Carlo
Costantini, tra i principali promotori del disegno della
Nuova-Grande Pescara, in risposta alle tesi del professor
Stefano Trinchese. "Sin dal primo giorno si è ben spiegato che
la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore è il primo
tassello di un progetto con un orizzonte ben più ambizioso: lo
stesso orizzonte che ha tratteggiato Trinchese il quale dovrà
convenire con me che ciò che ci divide non è il merito, ma il
metodo o gli strumenti da utilizzare per raggiungere il medesimo
obiettivo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA