Arrivavano in
Italia come turisti e dopo pochi mesi tornavano a casa da
cittadini italiani: tutto questo avveniva tra l'Abruzzo e il
Molise a beneficio di un numero imprecisato di brasiliani. Per
la vicenda sono finite sotto inchiesta 17 persone tra le quali
il sindaco del Comune di Castel Del Giudice, Lino Nicola Del
Giudice, un funzionario dello stesso Comune, e altre tre persone
di Pratola Peligna, due delle quali ex amministratori comunali
nella giunta di allora a guida Pd. Gli indagati sono accusati di
corruzione in atti d'ufficio e falso ideologico con le
circostanze aggravanti. L'inchiesta della Procura di Isernia, è
un filone di un'inchiesta più ampia aperta dalla Procura di
Firenze. Secondo le ipotesi di reato gli indagati in accordo tra
loro, avrebbero messo su una organizzazione tramite la quale i
richiedenti provenienti dal Brasile offrivano denaro e altro
agli amministratori per farsi rilasciare la cittadinanza per
diritto di sangue, pur in mancanza dei requisiti.
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