Una vetrina della cultura e della natura del Parco Nazionale della Majella con la possibilità di interagire grazie al collegamento diretto con le pagine Facebook, Instagram, Youtube e di prenotare le iniziative organizzate settimanalmente dai centri informazioni e centri visita del territorio, insieme a 15 centri informazione, 5 aree faunistiche, 2 giardini botanici e oltre 800 km di rete sentieristica dedicata a escursionismo, mountain bike ed equiturismo. E' il nuovo sito del Parco della Majella (www.parcomajella.com), presentato oggi all'Aurum di Pescara dal presidente Lucio Zazzara e dal direttore Luciano Di Martino. I delegati degli uffici marketing e promozione dell'Ente hanno illustrato il funzionamento operativo. "Obiettivo è offrire agli operatori del parco la possibilità di confezionare pacchetti integrati di servizi". Intanto, il procedimento per il rilascio del marchio di qualità del Parco è in fase conclusiva: le strutture riconosciute potranno usufruire dei canali di promozione del Parco, compreso il sito istituzionale.
Non un semplice elenco fisso di risorse, ma una rappresentazione della vita del Parco "che non è solo riserva naturale, bensì patrimonio ambientale complesso dove i nostri grandi alleati sono i sindaci dei 39 Comuni, che ci sostengono e sono nostri interlocutori privilegiati": così il presidente del Parco nazionale della Majella Lucio Zazzara ha presentato oggi a Pescara, nei locali dell'Aurum, il nuovo sito istituzionale dell'area protetta. Un sito (www.parcomajella.com) ora più legato alle sollecitazioni provenienti dai social la cui fruizione è cresciuta particolarmente durante il lockdown. In questo periodo "molto riuscite le nostre dirette Facebook che ci hanno mostrato una grande attenzione da parte del pubblico - ha aggiunto Zazzara - Un'attenzione che ci ha fatto rendere conto di come il Parco avesse la responsabilità di migliorare la propria offerta di informazione e anche di marketing". Dal nuovo sito diventa infatti più agile, ad esempio, scegliere e prenotare escursioni, itinerari e jeep safari. "Un parco di montagna affacciato sul mare Adriatico" è l'eloquente descrizione del Parco della Majella che appare aprendo il sito. "Il territorio è un bene comune, frutto anche delle trasformazioni umane operate nel contesto naturale, ma un bel paesaggio è un patrimonio che resiste solo rispettando le regole - osserva il direttore del Parco, Luciano Di Martino - E qui un parallelismo con la fase 3 del Covid-19 è d'obbligo: ne usciremo soltanto se rispetteremo le regole, nuove regole necessarie anche per ripensare gli equilibri nello sfruttamento del territorio. Le trasformazioni sono inevitabili, ma devono essere orientate dalla collettività locale, l'unica con il diritto di pianificazione sul proprio territorio". A proposito del raccordo indispensabile con il territorio Di Martino sottolinea: "In questi anni è stato avviato un grande processo di connessione con tutti gli attori locali per la manutenzione dei sentieri che portano a scoprire le bellezze del territorio: dai 73 km del 'Sentiero dello Spirito', sulle tracce dell'eremita Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, al 'Sentiero del Parco' (83 km), che attraversa le montagne del Morrone, della Majella, del Porrara e dei Monti Pizzi, e ancora dal 'Sentiero della Libertà', da Sulmona a Palena nei luoghi dei partigiani dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, al "Sentiero delle Capanne in pietra a secco" al 'Sentiero dei briganti', sui luoghi della Majella interessati dal fenomeno tra 1860 e 1871".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA