Gli uomini della squadra mobile
della Questura di Teramo, diretti dal vicequestore Roberta
Cicchetti e con la collaborazione dei colleghi di Ancona, hanno
eseguito un decreto di fermo per 19 cittadini nigeriani,
appartenenti all'associazione "Supreme Eiye Confraternity (SEC)"
o "Eiye", sodalizio radicato in Nigeria, ma diffuso in molti
stati europei ed extraeuropei, equiparato per struttura e forza
intimidatoria alle mafie tradizionali. Il fermo, per ora
notificato a 15 dei 19 indagati (altri quattro sono
irreperibili), è stato disposto dalla Direzione Distrettuale
Antimafia dell'Aquila, sotto il coordinamento del sostituto
procuratore David Mancini. Le 19 persone sono organiche alla
cellula locale (Nest) denominata "Pesha" con competenza
territoriale dalla zona costiera della provincia di Teramo ad
Ancona. Gli affari della cellula teramana spaziavano, da
riciclaggio e illecita intermediazione finanziaria verso la
Nigeria a tratta di giovani donne sessualmente sfruttate lungo
la strada Bonifica del Tronto e sottoposte a violenze.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA