"La maratona jazz è l'unico evento in Italia del settore, in epoca Covid, che è riuscito a adattarsi agli spazi cittadini grazie allo spirito di apertura e sperimentazione tipico della musica e del pubblico jazz", così Paolo Fresu presente all'Aquila per l'apertura de "Il jazz italiano per le terre del sisma". La maratona jazz, giunta alla sesta edizione, dopo una marcia solidale e iniziative nelle regioni colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016-2017, arriva questo pomeriggio all'Aquila alla Fontana delle 99 cannelle per inondare le piazze della città di musica fino a domani sera, 6 settembre.
"Per la prima volta in Italia, si concentrano operatrici artistiche e musiciste donne tutte insieme, in una sola manifestazione. Con duecento musicisti tutti italiani, di cui circa sessanta donne, in soli due giorni in un'unica città "Il jazz italiano per le terre del sisma" si conferma la più grande manifestazione di jazz italiano anche in epoca Covid", sottolinea orgogliosa Ada Montellanico (musicista), direttrice artistica del festival "Il jazz italiano per le terre del sisma", insieme a Simone Graziano (musicista e presidente dell'Associazione Musicisti Italiani di Jazz) e Luciano Linzi (direttore artistico della Casa del Jazz e del Festival JAZZMI).
"Il festival aquilano, godendo di una fama indiscussa, è diventato un laboratorio di sperimentazione anche per le nuove produzioni, c'è un seguito straordinario anche senza ricorrere a nomi esteri", insiste la direttrice.
Il Festival, organizzato dalla Federazione nazionale il jazz italiano e promosso dal ministero dei Beni culturali, Comune dell'Aquila e dell'associazione Nuovoimaie, ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Per accogliere l'atteso pubblico sabato 5 e domenica 6 settembre, il megaparcheggio di Collemaggio sarà aperto h 24 con sosta gratuita. Programma e prenotazioni italiajazz.it
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