Una fiaccolata simbolica in
occasione del nuovo sciopero e del presidio permanente che ormai
da settimane gli operai mantengono davanti all'azienda. I
lavoratori della Betafence, azienda leader nella produzione di
recinzioni, sono tornati a chiedere certezze sul futuro del sito
di Tortoreto dopo che nell'ultimo incontro al ministero
l'azienda ha chiesto altre sei settimane per presentare un nuovo
piano che potrebbe individuare eventuali soluzioni alternative.
"Il ministero ha concesso solo tre settimane, precisando che non
devono solo servire a prendere tempo - ha spiegato Mirco
D'Ignazio, della Fiom Cgil - noi siamo dell'avviso che la
vertenza debba essere risolta il prima possibile, perché
rischiamo di perdere clienti e trovarci in una situazione
irreversibile. Per questo domani saremo davanti all'università
in occasione dell'arrivo del premier Conte a Teramo anche per
consegnargli tutta la documentazione sulla vertenza e chiedere
un suo impegno affinché al tavolo ministeriale ci sia anche il
gruppo Carlyle".
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