Una bara attorniata da striscioni
al centro di piazza Unione su cui si affaccia la sede della
Regione Abruzzo a Pescara: è il simbolo che questa mattina hanno
usato una cinquantina di titolari di agenzie di viaggio per
lanciare un grido di dolore. "Fuori fuori" hanno gridato i
manifestanti rivolgendosi ai consiglieri regionali presenti nel
palazzo. "Siamo allo stremo - ha detto Annalisa De Luca,
vicepresidente dell'Associazione Agenzie di Viaggio Indipendenti
d'Abruzzo - con una situazione sempre più drammatica. Quello di
oggi è un messaggio forte che non potevamo non lanciare, vista
l'indifferenza delle istituzioni dalla manifestazione del 21
maggio. Da allora non è cambiato nulla. Solo promesse, tutte
disattese. Avevamo diritto a un contributo di 3mila euro e ad
oggi non ci sono i fondi, il futuro non sappiamo cosa ci
riserverà. Finora siamo andati avanti con le nostre forze, ma
oggi le istituzioni devono prendersi le responsabilità di quanto
sta accadendo. Siamo reduci da un'estate pessima con fatturato
crollato quasi del 90% e il provvedimento del bonus vacanze non
spendibile nelle nostre agenzie. Ci rivolgiamo al Governo che ha
fatto scelte fino ad oggi scellerate e alla Regione affinché -
conclude De Luca - si prosegua un dialogo che avviammo mesi fa.
Dopo un anno di non lavoro non siamo più in grado di andare
avanti". A margine della manifestazione la vice presidente
dell'Associazione ha avuto un breve colloquio con Daniele
D'Amario, nominato poche ore fa assessore regionale al Turismo e
alle Attività Produttive dal presidente della Regione Marsilio.
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