Da una settimana, dopo il DPCM
firmato dal Presidente del Consiglio Conte lo scorso 25 ottobre,
piscine e impianti natatori sono chiusi all'utenza, ma possono
restare a disposizione per gli allenamenti per tutti i tesserati
Fin di tutte le categorie, gli agonisti e gli atleti di
interesse nazionale. Non tutti i gestori hanno però deciso, con
ulteriori grandi sacrifici, di tenere aperti gli impianti agli
agonisti. E a tal proposito, attraverso una nota, il patron del
Club Aquatico Riccardo Fustinoni, ha lamentato come molti
gestori abbiano deciso di lasciar chiuse le loro piscine a
discapito degli atleti agonisti.
"Comprendiamo come alcune strutture abbiano attuato una
immediata chiusura ma, soprattutto le strutture di importanza
strategica, così facendo perseguono - ha detto Fustinoni -
unicamente l'ottenimento di ristori pubblici nascosti dietro la
già triste problematica della salute pubblica. A discapito del
futuro dell'agonismo pescarese".
Nella nota di Fustinoni si aggiunge che "Il Club Aquatico
Pescara si è sempre allenato in questo periodo, anche in quello
immediatamente successivo al Dpcm del 25 ottobre. Rispettando le
norme e anteponendo agli interessi economici quelli che ci sono
più cari, vale a dire quelli sportivi-agonistici e sociali.Dove:
nella struttura direttamente gestita dal Club, la Piscina
Provinciale di Pescara. Ben consci che far funzionare una
piscina non per l'apertura al pubblico, ma per gli allenamenti
dei propri tesserati (nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto), è
un costo e non un guadagno".
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