Un'esperienza che non è
servita, "gli errori più gravi sono stati commessi perché non si
è tenuto conto della prima fase". Non usa mezzi termini il
presidente della Casa di riposo 'Pistilli' di Campobasso, Mino
Dentizzi, medico geriatra. In questa seconda fase, spiega
interpellato dall'ANSA, "il contagio da Covid-19 in Molise è
aumentato e di conseguenza anche ospiti e operatori di queste
strutture sono più esposti. Tra i problemi la carenza di
personale, che in questo periodo assume connotati più seri.
Qualcuno si è assentato dal lavoro per malattia, i turni sono
aumentati fino a 12 ore, per cui c'è difficoltà nell'assistenza.
Il contagio - osserva- comunque è stato portato dall'esterno".
Chiediamo se il personale sia sottoposto a tampone. "No -
risponde - Almeno nella maggioranza dei casi, solo alcune
strutture hanno provveduto autonomamente e a proprie spese. Alla
'Pistilli' - aggiunge - il tampone molecolare è stato effettuato
a maggio, ma non è stato più ripetuto". Intanto questa mattina,
con una nota inviata al direttore generale dell'Azienda
sanitaria regionale del Molise (Asrem), Oreste Florenzano,
Dentizzi ha chiesto, "al fine di tutelare i 76 ospiti della
struttura e i 42 operatori, di intervenire dando disposizioni
affinché in tempi rapidi vengano effettuati in sede tamponi
molecolari per la ricerca del Covid".
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