Trenta bambini, ragazzi, suonatori
adulti e musicisti professionisti insieme a Eugenio Bennato,
uniti in un messaggio unico: la musica può salvare i giovani che
vivono in un contesto difficile segnato dalla povertà educativa
minorile, acuita dalle conseguenze ancora presenti del terremoto
e dall'attuale emergenza sanitaria. Debutterà così, domani,
l'Orchestra Popolare del Gran Sasso, compagine musicale
intergenerazionale nata in Abruzzo grazie al progetto "RAdiCI",
selezionato dall'Impresa Sociale Con i Bambini nell'ambito del
Fondo per il contrasto della Povertà educativa minorile.
Composta da bambini e ragazzi dai 7 anni in su, ma anche
suonatori adulti, genitori e nonni, alcuni dei quali
ultrasessantenni, e musicisti professionisti sotto la direzione
artistica dell'etnomusicologo Carlo Di Silvestre, l'Orchestra
rappresenta l'approdo di un articolato programma di formazione
musicale. Il percorso ha dato vita, nella frazione di Fano a
Corno di Isola del Gran Sasso (Teramo), anche a una Scuola di
musica e liuteria tradizionale intitolata ai "I Suonatori della
Valle Siciliana".
"Insieme a Eugenio Bennato nel segno della musica popolare
come strumento culturale, formativo, educativo, ma anche come
ponte per uscire da condizioni di isolamento e svantaggio
sociale", spiegano i promotori. L'artista napoletano ha scelto
di dedicare una tappa, seppure in streaming, del suo
"Controcorrente Tour 2020" alla nascente Orchestra abruzzese, in
attesa di ulteriori collaborazioni dal vivo quando l'epidemia
Covid-19 sarà superata.
Curato dall'Istituto Internazionale del Teatro del
Mediterraneo (Iitm) - Sezione italiana A.P.S., e finanziato
anche dalla Direzione Generale Spettacolo del ministero per i
Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact) in virtù
dell'accordo con la Regione Abruzzo per la promozione dello
spettacolo dal vivo nelle aree colpite dal sisma, il concerto si
svolgerà domani, alle 18.30, sulla pagina Facebook del progetto
"RAdiCI" e sul canale YouTube dell'Iitm.
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