Il Ministero dell'Ambiente ha
presentato il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza
del Tar d'Abruzzo che lo scorso 3 dicembre aveva annullato per
illegittimità l'annullamento di ufficio con
cui lo stesso Ministero aveva azzerato la gara di
appalto, da lui stesso aggiudicata anni prima, sull'area delle
discariche abusive a nord dello stabilimento di Bussi.
La decisione del ministero è avvenuta il giorno dopo aver
ricevuto la missiva del 28 dicembre del presidente della regione
Marco Marsilio al ministro Costa nella quale chiedeva al
ministro di soprassedere dal ricorso perchè "ogni decisione di
proseguire il contrasto tra stato ed autonomie regionali ed
autonomie in sede giurisdizionale, del resto, non solamente si
pone in distonia con l'iter amministrativo sin qui svolto per
intervento di bonifica delle aree esterne Solvay del Sito di
Interesse di Bussi e modifica un unilateralmente il sistema
operativo concordato e finora perseguito, ma risulta anche
rischiosa sul piano delle conseguenze dannose che dalla essa
potrebbero derivare".
Per il ministero invece "l'esecuzione della sentenza di primo
grado produrrebbe quindi l'effetto di paralizzare le attività in
corso, tra le quali devono essere annoverate le attività
impropriamente definite di "capping" (ricomprese nel MIPRE) con
cui Edison sta in realtà procedendo alla copertura con teloni
del sito inquinato, nell'attesa della definitiva bonifica del
sito medesimo. La sentenza del Tar Pescara, che pure
l'amministrazione ha l'obbligo di eseguire, è quindi
suscettibile di creare un pericoloso arresto nel procedimento
di bonifica che è già in corso da mesi", come si legge nel
ricorso.
Dal canto suo l'assessore all'Ambiente della Regione, Nicola
Campitelli, afferma che "Il Ministero dovrebbe avere a cuore le
esigenze di tutela ambientale. Invece, nostro malgrado, continua
lo scontro in sede giudiziaria, mentre l'avvio delle attività di
bonifica programmate diventa ormai improcrastinabile per il
risanamento ambientale del sito di Bussi, accertata la
contaminazione che continua a produrre effetti dannosi per
l'ambiente e per la salute dei cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA