"La situazione in Abruzzo sta
peggiorando, ma in modo graduale. Ci sarà un aumento, questo
ormai è evidente, ma se si riuscirà a contenere la diffusione
del contagio, rispettando le misure di prevenzione,
probabilmente eviteremo un'impennata. Forse c'è bisogno anche di
più controlli ed, eventualmente, di sanzioni". Lo afferma il
virologo Paolo Fazii, direttore del laboratorio della Asl di
Pescara e membro del Gruppo tecnico scientifico regionale.
Per quanto riguarda la questione delle varianti del virus -
diverse decine di contagi registrati a dicembre in Abruzzo sono
riconducibili a varianti su cui sono in corso accertamenti
dell'Istituto Superiore di Sanità - Fazii spiega che il
laboratorio di Pescara sta inviando dei campioni al laboratorio
di Genetica molecolare dell'Università di Chieti per le
successive analisi. La struttura teatina, infatti, è stata
individuata dalla Regione, insieme all'Istituto Zooprofilattico
di Teramo, per le attività di sequenziamento del virus,
richieste anche dal ministero della Salute dopo la diffusione
della cosiddetta variante inglese.
Il virologo, alla luce delle fluttuazioni che stanno
caratterizzando gli ultimi dati, sottolinea che è necessario
"aspettare ancora qualche giorno" per avere un'idea più precisa
di quanto sta accadendo, ma spiega che i i numeri attuali "fanno
da preludio ad un peggioramento". Sembra ormai certo che "a
gennaio ci sarà un'ondata", ma "bisogna capire di che entità
sarà". L'esperto si sofferma anche su quanto accaduto durante le
festività natalizie, quando "abbiamo assistito a comportamenti
sbagliati". Da qui la riflessione sulla necessità di maggiori
controlli e di eventuali sanzioni.
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