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Ricerca: Università Teramo partner progetto 2,8 mln euro

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Ricerca: Università Teramo partner progetto 2,8 mln euro

Al via 'BioInspireSensing'per realizzare sensori impiantabili

TERAMO, 05 febbraio 2021, 11:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Università di Teramo è partner di una rete di formazione innovativa Marie Curie (ETN-ITN) che ha ricevuto 2,8 milioni di euro per il progetto BioInspireSensing, partito nei primi giorni di gennaio. Il progetto, coordinato per l'Università di Teramo da Enrico Dainese, ordinario di Biochimica e preside della Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agroalimentari e Ambientali, si concentra sulla formazione di giovani ricercatori nel settore delle biotecnologie biomediche per studiare, costruire e produrre una nuova generazione di sensori impiantabili biodegradabili ispirati ai sensori proteici naturalmente presenti negli organismi viventi.
    "Questa nuova generazione di sensori di tipo biotecnologico - spiega Enrico Dainese - ha le proprietà aggiuntive di essere completamente biocompatibili e bioriassorbibili, a differenza della maggior parte dei sistemi impiantabili esistenti. In ambito sanitario, con questi nuovi sensori sarà possibile monitorare in tempo reale parametri vitali ed evitare interventi chirurgici di rimozione invasivi che possono danneggiare i tessuti interni e condurre a complicazioni future".
    Il consorzio che costituisce il team è composto da dodici gruppi di ricerca, inclusi partner accademici e industriali e l'Università Politecnica de Catalunya che ne è il coordinatore.
    Per lo studio portato avanti dall'Università di Teramo Enrico Dainese riceverà 450.000 euro per la sua parte nel progetto.
    Nell'attività di ricerca è coinvolto in prima persona anche Sergio Oddi, professore associato di Biochimica dell'Ateneo.
    "Lo studio - ha concluso Dainese - si avvarrà della eccellente esperienza del mio gruppo di ricerca nella biologia delle membrane, nello studio dei lipidi bioattivi e della struttura e funzione di proteine, che verrà utilizzata per convertire le proteine funzionali in biosensori e per sviluppare la tecnologia di stabilizzazione e ricostituzione degli stessi richiesta dal progetto".
   

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