Sotto la forma di "forte raccomandazione alle Asl regionali", l'Abruzzo ha inviato una circolare "affinché l'interruzione farmacologica di gravidanza con utilizzo di mefipristone e prostaglandine sia effettuata preferibilmente in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari". Duplice firma dell'assessore alla sanità Nicoletta Verì e del Dg della sanità Claudio D'Amario.
"E' un provvedimento a favore delle donne - spiega all'ANSA la Verì - e si è reso necessario alla luce delle modifiche dello scorso agosto alla normativa che regolamenta l'accesso al trattamento farmacologico per l'interruzione di gravidanza".
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