Otto giovani e due adulti
autistici 'emigrati' in strutture residenziali di Puglia,
Marche, Emilia Romagna, Lombardia perché in Abruzzo non esistono
luoghi simili in grado di garantire interventi riabilitativi a
persone che necessitano di assistenza di operatori specializzati
h24. Almeno altri dieci in attesa di essere accolti. Per le
casse delle Asl abruzzesi un costo annuo di 10 milioni di euro,
fa sapere il presidente di Autismo Abruzzo Onlus, Dario
Verzulli, che da tempo sollecita la Regione ad attivarsi per
adeguare la rete dei servizi residenziali ed evitare una
mobilità passiva così onerosa. Senza considerare la sofferenza
di famiglie e diretti interessati. Come nel caso di Carlo,
17enne di Chieti, accolto due anni fa in una struttura in
provincia di Lecce, dove ha acquisito una certa tranquillità e
autonomia, che ora però dovrà abbandonare perché, spiega
Verzulli, la Asl di competenza non ha corrisposto, nell'ultimo
anno, la retta pattuita di 240 euro al giorno. "La cooperativa
che gestisce la struttura ha chiesto e ottenuto dal Giudice il
decreto ingiuntivo alla Asl Lanciano Vasto Chieti per 70mila
euro - spiega Verzulli - ma la Asl ha proposto ricorso,
determinando le dimissioni di Carlo".
"Carlo è cresciuto in famiglia fino a 16 anni, supportato da
intervento abilitativo intensivo arrivato a un sostegno 24h su
24h, poiché il suo autismo, pur caratterizzato da buone
competenze di linguaggio e apprendimento, comportava agiti
talvolta pericolosi per sé e gli altri" racconta la madre. "Già
un anno dopo averlo accolto la struttura pugliese, in mancanza
dei pagamenti della Asl, comunicò che non poteva più ospitare
Carlo - racconta Verzulli - La Asl chiese un progetto
terapeutico per valutare l'idoneità dell'intervento, propose
infine di corrispondere una retta inferiore, richiesta non
accettata. Quello che non capiamo è come la Asl possa affermare,
ora, dopo aver dato a suo tempo l'autorizzazione, che la
struttura, essendo non accreditata, è 'inadeguata alle necessità
del paziente', adducendolo come pretesto per non pagare la
retta. Un altro brusco cambiamento di ambiente per Carlo
significherebbe vanificare tutti i progressi fatti in questi due
anni".
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