La questione della sede di Corte
d'Appello in Abruzzo non si è risolta da solo, "semplicemente
non si è ancora risolta": lo afferma il presidente dell'Ordine
degli Avvocati di Pescara, Giovanni Di Bartolomeo, intervenendo
nel dibattito sulle 'scorie' dei Moti aquilani del 1971.
"Meritano una breve replica le parole, diffuse dalla stampa, del
dottor Nicola Trifuoggi, già Procuratore della Repubblica di
Pescara ed ex vice sindaco tecnico del Comune di L'Aquila, e
dell'avvocato Maurizio Capri, presidente dell'Ordine degli
Avvocati di L'Aquila" dichiara Di Bartolomeo.
"E' evidente la singolarità di una sede di Corte di Appello
distante più di cento chilometri dagli Uffici Giudiziari, quelli
di Pescara e Chieti, ai quali è riferibile la grande maggioranza
degli affari giudiziari trattati nel Distretto. Questa la
ragione per la quale forti sono state negli anni le istanze per
una sede distaccata della Corte a Pescara. Il problema, però, e
qui si deve dissentire dall'opinione dell'avvocato Capri, non si
è affatto risolto da solo: semplicemente non si è ancora
risolto. Ancor più si deve dissentire dall'opinione, proposta
invece come un fatto storico dal dottor Trifuoggi, secondo cui a
Pescara la questione non starebbe a cuore ad alcuno. E' vero il
contrario: se l'intero Consiglio comunale di Pescara, convocato
in seduta straordinaria, nel 2014 ebbe a deliberare
all'unanimità per richiamare l'attenzione su una questione di
certo non liquidabile come un fatto di bottega della 'categoria
forense' e invece ancora aperta e attualissima".
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