"Spoltore capoluogo, oltre 5.000
abitanti, senza un bancomat: una situazione scandalosa che
perdura da troppo tempo. Chi ha bisogno di contanti deve
mettersi in macchina e recarsi a Villa Raspa o Santa Teresa,
aumentando gli spostamenti inutili e senza contare il disagio
più grande per gli anziani che fanno più fatica a muoversi". Lo
affermano Marina Febo, Vice Presidente del Consiglio comunale
Gruppo Consiliare InComune, Andrea Sborgia, Capogruppo Gruppo
consiliare InComune e Giancarlo Febo - Gruppo Consigliare
InComune.
Per gli esponenti politici "Un servizio pubblico essenziale che
Poste Italiane ha smesso di garantire da quando, oltre 4 mesi
fa, il vecchio e unico sportello di bancomat presente nella
filiale di Via Fonzi, scalcinato e spesso bloccato, è stato
preso d'assalto dai ladri e mai più sostituito. Purtroppo sono
rimasti inascoltati tutti gli appelli a Poste Italiane che ormai
- spiace dirlo - appare sempre di più come una S.p.A.
interessata alle logiche del profitto piuttosto che al servizio
pubblico da rendere alla collettività, come era un tempo. Se dal
mercato non giungono proposte e nessuna banca ha trovato finora
"conveniente" venire a Spoltore capoluogo per aprire una propria
filiale o un bancomat, allora è arrivato il momento che il
Pubblico intervenga per assicurare un servizio essenziale alla
comunità. Per queste ragioni abbiamo presentato una mozione al
Consiglio comunale con la quale chiediamo al Sindaco e alla
Giunta di mettere a disposizione una delle stanze del Municipio
che hanno l'accesso sulla strada o uno dei locali di proprietà
comunale presenti nel capoluogo per ospitare, anche
temporaneamente, un bancomat, avviando senza indugio un avviso
pubblico per verificare le manifestazioni di interesse di Poste
Italiane e altri istituti di credito a installare una macchina
bancomat ricevendo gratuitamente dal Comune di Spoltore lo
spazio necessario e la videosorveglianza. Siamo favorevoli
all'intervento dei privati per garantire i servizi pubblici
collettivi, ma quando la logica del profitto prevale a tal punto
da mortificare le sacrosante esigenze di un'intera comunità,
allora spetta al Pubblico intervenire".
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