"Io il mio discorso l'ho fatto, ora
voi preparate il discorso funebre per me." Nella giornata di
oggi 16/03/2021, una modesta delegazione dei Giovani Democratici
Provincia di Chieti, del PdChieti, della Sinistra Chieti, di
ArticoloUno Chieti e dell'ANPI sez. Chieti, si è recata
simbolicamente presso il Belvedere "Ettore Troilo" (Villa
Comunale di Chieti) "per depositare una corona di garofani rossi
in ricordo di Giacomo Matteotti, ucciso per mano fascista, in
occasione del 95esimo anniversario del processo svoltosi presso
il tribunale di Chieti tra il 16 ed il 24 Marzo 1926".
" Vogliamo ricordare quell'uomo che ebbe il coraggio di
denunciare in parlamento i brogli elettorali e gli scandali
finanziari del regime fascista, a pochi mesi dalle elezioni
"farsa" del 1924. - Dichiara Davide Teti, responsabile cittadino
dei GD - Il suo coraggio ed il suo discorso di libertà lo hanno
reso uno dei padri della democrazia del nostro paese. La Corte
d'Assise di Chieti nel 1926 ospitò il processo farsa dove
Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e
Amleto Poveromo, identificati come membri della polizia politica
fascista, ed esecutori del barbaro assassinio, vennero
condannati con pene irrisorie. Dal processo rimasero esclusi (e
non nominati) i mandanti dell'omicidio, mai accertati".
"Il processo si svolse tra il 16 ed il 24 Marzo - continua
Teti - ed in soli 9 giorni venne promulgata una sentenza che
potremmo definire degradante e offensiva. Il giudice infatti
assolse totalmente Malacria e Viola, e condannò a poco più di 5
anni di reclusione, Dumini, Volpi e Poveromo. Pene di fatto mai
scontate se non per pochi mesi. Così, nella nostra città, tra le
nostre vie, si procedette impunemente allo svilimento del
concetto di "libera magistratura", offendendo ulteriormente la
memoria ed il coraggio di un uomo che fu tra i primi a sfidare
apertamente il regime. Matteotti è di fatto un martire della
libertà".
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