"La multinazionale onori e in fretta il principio 'chi sbaglia paga' ed esca a testa bassa dopo aver danneggiato l'Abruzzo": così in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale d'Abruzzo, Guerino Testa. "La Edison, ora, deve solo pagare la bonifica e uscire a testa bassa da un vicenda che vede come unico sconfitto il nostro Abruzzo. I giudici del Consiglio di Stato confermano la responsabilità diretta di Edison nella produzione del grave inquinamento del sito di Bussi. Una nuova bocciatura, dunque, per la multinazionale, responsabile del disastro ambientale e del danno alla salute pubblica arrecati all'Abruzzo. Un danno colossale, al quale si aggiungono le aggravanti di comportamenti, dapprima elusivi e a seguire oppositivi, tanto da determinare ulteriori perdite di tempo prezioso per bonificare l'area. Vale la pena ricordare come, da recenti rilevazioni, l'Arta, Agenzia regionale per l'Ambiente, abbia attestato, in loco, un livello altissimo di sostanze cancerogene e tossiche che non vengono, infatti, rimosse, ma lasciate lì a inquinare i luoghi e ad arrecare ancora danni alla salute pubblica dell'intera Val Pescara".
"Tocca anche ricordare - prosegue Testa - come le operazioni di bonifica delle discariche 2A e 2B sarebbero, oggi, in corso di ultimazione se il Ministero dell'Ambiente non avesse revocato la gara con cui venivano affidati ad un'altra società i lavori di risanamento, a fronte dell'inadempimento perpetrato da Edison, e come quest'ultima abbia effettuato solo il 10% degli interventi di capping (non della bonifica a cui sarebbe obbligata), ovvero di una semplice copertura necessaria a non far liberare nell'aria gli agenti inquinanti. Attività svolta in minima parte e tardivamente, considerato che trattasi di una misura di messa in sicurezza da effettuare, secondo il codice dell'ambiente, in poche ore dal verificarsi di un evento inquinante. Vista la clamorosa, ma prevedibile, sconfitta giudiziaria, è giunto il momento che Edison onori e in fretta il sacro principio secondo il quale chi sbaglia paga".
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