Dopo oltre un mese, domani in
Abruzzo, sulla base del decreto nazionale, riaprono le scuole di
ogni ordine e grado, anche se le attività delle superiori si
svolgeranno per il 50% in Dad. Situazione diversa per i 17
comuni in zona rossa: lì le attività didattiche saranno in
presenza solo fino alle classi di prima media.
Le scuole di ogni ordine e grado erano state chiuse con
un'ordinanza del presidente della Regione, Marco Marsilio, a
partire dal primo marzo, anche se per le superiori era stata
disposta la dad al 100% già da inizio febbraio. In alcuni
comuni, tra cui Pescara, a causa dei tanti contagi tra gli
studenti, la chiusura aveva interessato tutte le scuole già
diverse settimane prima dell'ordinanza regionale.
Molti i Comuni che stanno riattivando gli screening di massa
dedicati alla popolazione scolastica in concomitanza con la
ripresa delle attività didattiche.
Contrario alla riapertura il sindacato Snals, che parla di
"un grosso azzardo, che andrebbe del tutto evitato. Dobbiamo
essere chiari - dice il segretario regionale Carlo Frascari - il
ritorno a scuola di quasi tutti gli studenti è un azzardo
scientifico e sociale. Se alcuni virologi affermano che la
riapertura è un regalo al virus, ci sarà pure un motivo".
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