Diventa un centro di produzione
culturale l'ex chiesa di Santa Maria del Tricalle, di proprietà
del demanio culturale dello Stato, tempietto di forma ottagona,
una delle emergenze architettoniche rappresentative
dell'identità cittadina. Ciò grazie al partenariato speciale
pubblico privato di durata decennale siglato tra la
Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le
province di Chieti e Pescara e la Cooperativa di comunità urbana
"Mirare" finalizzato alla rigenerazione e valorizzazione dell'ex
chiesa, un accordo al quale si accompagnano interventi della
Soprintendenza per 136mila euro sul monumento e nello spazio
esterno, allo scopo di migliorarne l'accessibilità e la
fruibilità. L'iniziativa è stata presentata dal vice sindaco di
Chieti Paolo De Cesare, dalla Soprintendente Rosaria Mencarelli
e dal presidente della cooperativa Marco Passerini.
''L'utilizzo di uno strumento avanzato quale il Partenariato
Pubblico Speciale Pubblico Privato, previsto dall'art.151 del
Codice degli Appalti, permette una maggiore efficacia dei
processi di valorizzazione del patrimonio culturale - ha detto
la Mencarelli: la ripresa e lo sviluppo del sito di Santa Maria
del Tricalle, che costituiscono la finalità del partenariato, si
inseriscono strategicamente nel contesto di una visione di
sviluppo integrato dell'area urbana, tramite l'innalzamento del
sistema turistico-culturale teatino al pari dei più moderni siti
e poli culturali del Paese''.
La rigenerazione della ex chiesa ad opera di Mirare, prevede la
nascita di un centro di produzione culturale che, come ha detto
Passerini ''offrirà servizi alla cittadinanza e una
programmazione culturale, artistica e formativa ampia e
indirizzata ad un pubblico eterogeneo — cittadini, associazioni,
aziende, istituzioni — con una progettualità sempre attenta alla
attualità e al dialogo con il territorio, attraverso una forma
di gestione condivisa e partecipata''.
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