Il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha consegnato al patriota Gilberto Malvestuto il Sigillo d'Oro della città nel corso di una cerimonia a Palazzo San Francesco alla presenza dello stesso Malvestuto, che nei mesi scorsi ha tagliato il traguardo del secolo di vita.
La benemerenza civica, che giusto 611 anni fa venne concessa alla città da Re Ladislao di Durazzo, è stato il riconoscimento dell'intera comunità sulmonese per l'esponente di spicco della Brigata Maiella, concreto esempio di coerenza con i valori di libertà, democrazia e pace, che animarono i giorni della lotta di liberazione dal nazifascismo.
Valori oggi indicati alle giovani generazioni, per difendere
e sempre salvaguardare le libere istituzioni democratiche e la
loro dignità. Grande la commozione all'atto della consegna del
sigillo, quando lo stesso Malvestuto ha preso la parola
dichiarando ancora una volta il suo amore per i valori di
libertà e di dignità dell'uomo accompagnato da un abbraccio alla
città di Sulmona. Lo stesso Malvestuto ha ricordato tutti coloro
con cui condivise passioni, sofferenze, sacrifici e lotte nella
Brigata Maiella, fino all'alba del 25 aprile. Tra gli altri i
sulmonesi Oscar Fuà, caduto in un agguato a Brisighella nel
dicembre 1944 e Amleto Contucci. La cerimonia ufficiale
nell'aula consiliare di palazzo San Francesco, presente una
folta delegazione dei patrioti della Brigata Maiella, è stata
introdotta dagli interventi di Nicola Mattoscio, presidente
della Fondazione Brigata Maiella, Fulvio Angelini, presidente
provinciale dell'Associazione nazionale Partigiani d'Italia,
Mario Setta, storico e autore di numerose pubblicazioni sulla
Resistenza in Abruzzo e Antonio D'Annunzio, nipote di Ettore
Troilo, comandante della Brigata Maiella.
"Malvestuto è il testimone più vero dell'amore per la
libertà", ha detto il sindaco Casini sottolineando che la
cerimonia di oggi è stata consegnata alla storia della città,
perché sia sempre viva la memoria di quei valori e di quelle
lotte dalle quali è nata la democrazia. "Il futuro di un Paese
nasce dalla sua storia" ha ricordato al riguardo Malvestuto,
esortando i giovani soprattutto a non tradire mai l'amore per la
democrazia e per la libertà.
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